Family Audit rafforza lo spirito collaborativo di Bauunternehmung
Ciro Deon, Responsabile della Qualità di Bauunternehmung, racconta com’è stato lavorare con il team del progetto e quali sono le azioni più importanti per l’azienda
Ottenere la certificazione Family Audit è un percorso a tappe che richiede mesi di lavoro e collaborazione interna all’azienda. Riunirsi a cadenza regolare e definire un piano di azioni che hanno l’obiettivo di migliorare il benessere aziendale, infatti, sono passaggi fondamentali che aiutano l’azienda a rafforzare il team e a consolidarsi. È questo il caso di Bauunternehmung, l’azienda di Limana che si occupa di pulizia e di sanificazione, che lo scorso gennaio ha ottenuto ufficialmente la certificazione Family Audit (ti avevamo già raccontato il suo percorso qui).
Questo è solo l’inizio di un cammino che coinvolgerà l’azienda nei prossimi tre anni per mettere in pratica le tante azioni proposte dal team di lavoro interno. Ed è proprio al futuro che guarda Ciro Deon, Responsabile della Qualità di Bauunternehmung e parte del progetto Family Audit, che sottolinea come sia fondamentale riuscire a portare a termine le azioni nei prossimi tre anni per migliorare non solo il benessere aziendale, ma anche il rapporto tra vita personale e lavoro. Gli abbiamo chiesto una sua riflessione sul lavoro svolto dal team e sulle azioni proposte, puoi scoprire cosa ci ha raccontato nella breve intervista che riportiamo di seguito.
Chi fa parte del team di lavoro del progetto e che ruolo hanno giocato i dipendenti in questo percorso?
Per formare il team di progetto è stato selezionato un gruppo di lavoratori che rappresentasse tutte le casistiche e le diverse esigenze che possono avere i lavoratori di Bauunternehmung. Ad esempio sono stati scelti uomini, donne, stranieri, italiani, giovani e così via, e tutti hanno aderito con entusiasmo al progetto.
Il gruppo formato da queste persone ha avuto finora un ruolo fondamentale perché ha avuto il compito di proporre alla Direzione una serie di attività che hanno lo scopo di migliorare la vita lavorativa. Il lavoro del gruppo tuttavia non è finito qui perché avrà ancora più importanza in futuro: nei prossimi tre anni, infatti, dovremmo portare a compimento le azioni che abbiamo deciso e che la Direzione ha provato. Il monitoraggio e l’attività di portare avanti questi progetti che farà il gruppo sarà quindi altrettanto fondamentale.
Tra le tante azioni che andrete a mettere in atto, quali sono quelle che andranno a migliorare le dinamiche e gli equilibri aziendali? Le attività e le proposte che sono state fatte secondo me sono tutte molto importanti, tra queste ce ne sono alcune che mi piacciono di più: ad esempio la creazione di un gruppo d’ascolto che ha l’obiettivo, soprattutto in questo periodo di pandemia, di poter supportare quelle persone che si sentono un po’ in difficoltà anche all’interno dell’ambito lavorativo e di avere un confronto con un professionista che le può aiutare a risolvere o vivere meglio questo periodo. Un’altra cosa che mi piace è la Banca ore solidale, cioè dare la possibilità, a quei lavoratori che hanno bisogno di supportare i familiari che hanno problemi di un certo tipo, di assentarsi dal lavoro pur mantenendo la retribuzione. Questo secondo me può rafforzare ancora di più lo spirito collaborativo tra noi dipendenti, che a volte siamo distanti perché lavoriamo in sedi diverse. Oltre a queste, sicuramente è importante anche la flessibilità oraria, che potrà aiutare quelle persone che hanno impegni extra lavorativi importanti.
