Supporto psicologico, area relax e valorizzazione della genitorialità tra le azioni positive della Cooperativa di Cortina

Quali sono le azioni che possono essere messe in campo per valorizzare e rendere più attrattiva un’azienda che ha sede in una piccola comunità? Ce lo racconta Emanuela De Zanna, Presidente della Cooperativa di Cortina

Vivere in un paese di montagna ha molti vantaggi, ma non è sempre facile: bisogna fare i conti con gli inverni rigidi, l’assalto dei turisti durante le vacanze e le poche risorse a disposizione. È per questo che la Cooperativa di Cortina ha iniziato già da molto tempo a mettere in pratica delle azioni positive per rendere l’azienda ancora più attrattiva, soprattutto per i giovani. Condividere i propri valori e sottolineare l’importanza della conciliazione e della genitorialità sono tra i punti fermi della Cooperativa che, grazie alla certificazione Family Audit, ha messo ordine nelle pratiche già a disposizione di tutti i dipendenti. 

Grandi passi in avanti sono stati già fatti con la creazione di un codice etico, uno sportello gratuito di assistenza psicologica e un’area relax con una biblioteca. E per il futuro? Abbiamo chiesto a Emanuela De Zanna, Presidente della Cooperativa di Cortina, di raccontarci i prossimi passi, tra cui il grande e ambizioso progetto di una nuova Academy.

Qual era l’obiettivo che l’azienda si era posta nel momento in cui avete iniziato il percorso di certificazione? Gli obiettivi sono stati raggiunti o saranno raggiunti prossimamente?

Il primo obiettivo in assoluto che ci siamo dati è stato quello di analizzare le buone pratiche già presenti all’interno della nostra azienda e farle conoscere a tutti: avevamo infatti la consapevolezza che già ci fossero degli strumenti di conciliazione, ma talvolta non erano intesi in questo senso ed erano diffusi a macchia di leopardo. Intraprendere questo percorso ci ha quindi aiutati a metterli in ordine e a creare un manuale d’uso per tutti i nostri collaboratori. 

Poi, attraverso un questionario, abbiamo analizzato i bisogni delle persone e ci siamo dati i molteplici obiettivi, alcuni dei quali sono già stati realizzati, altri invece verranno portati avanti nel corso dei prossimi tre anni. Per fare alcuni esempi di progetti già realizzati e che ci stanno dando soddisfazione, penso alla stesura di un codice etico che ponga particolare attenzione a quelli che sono i nostri valori e i nostri intenti anche in ambito di conciliazione e di valorizzazione delle differenze di genere, sottolineando la genitorialità come valore aziendale. Un altro esempio da citare è la realizzazione di uno sportello di assistenza psicologica, un servizio gratuito attraverso il quale i dipendenti possono avere un supporto per problematiche che riguardano sia la sfera personale che quella lavorativa. È un servizio che abbiamo attivato a dicembre e che viene svolto in totale anonimato, in maniera tale che resti un rapporto esclusivo tra lo psicologo e i nostri collaboratori. 

Per quanto riguarda invece gli obiettivi a lungo termine, alcuni riguardano il welfare territoriale. Attualmente contiamo circa 200 collaboratori che, in una comunità piccola come quella di Cortina, rappresentano molte famiglie: pensiamo quindi che i messaggi sui temi della conciliazione che vogliamo trasmettere possano creare un cambio culturale profondo anche all’interno di tutta la comunità. Il fatto che il percorso di Family Audit sia triennale ci darà  il tempo per arrivare là dove vogliamo.

Grazie alla certificazione Family Audit la sua azienda ha una maggiore attrattività verso nuovi talenti, soprattutto giovani?

Speriamo di sì, ma devo dire che già qualche risultato lo vediamo. Sicuramente una piccola comunità di montagna ha delle grandi difficoltà a trovare e soprattutto trattenere i talenti giovani. Cosa facciamo per raggiungere quest’obiettivo? Innanzitutto abbiamo due momenti dell’anno – quelli dell’alta stagione – in cui assumiamo tanti giovani, soprattutto studenti che vengono a svolgere il loro lavoro estivo. E come li coinvolgiamo? Abbiamo inserito nel piano di Family Audit un percorso di on boarding dove riuniamo tutti questi ragazzi prima dell’inizio del lavoro e raccontiamo loro quelli che sono i nostri valori. Poi abbiamo attivato un’area relax comprensiva di biblioteca, dove trasmettiamo attraverso immagini messaggi motivazionali su quelli che sono i nostri valori, sottolineando quello che la genitorialità può portare all’azienda. Poi ci sono altre modalità con cui speriamo nel futuro di portare nuovi talenti: il progetto più grande è quello dell’Academy. Al momento abbiamo attivato dei corsi di formazione che sono aperti non solo ai nostri collaboratori, ma anche a tutta la comunità: vogliamo che tutto questo venga strutturato in un’Academy che si concentri da un lato sulla formazione professionale di qualità e l’altra invece sui piani di sviluppo personale.  

Guarda l’intervista completa:

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